Silvia Galimberti ed i suoi vivaci mondi immaginari

“Sono cresciuta in un piccolo paesino della provincia di Bergamo e probabilmente questo è uno dei motivi per i quali amo la tranquillità e perdermi nei miei pensieri. Non sono mai stata brava con le parole mentre, fin da bambina, ho sempre trovato naturale esprimere concetti attraverso una lingua fatta di immagini.” Proprio per sviluppare questa sua propensione, Silvia Galimberti ha focalizzato tutti i suoi studi nell’ambito del design e della comunicazione visiva, alla ricerca di un percorso in grado di fornirle un metodo progettuale da applicare al processo creativo. Le sue illustrazioni nascono dall’osservazione della realtà da un punto di vista personale e si traducono nella creazione di mondi costruiti attraverso un gioco di metafore e di rimandi.



L’origine è un’idea, seguita da un’impellente necessità di tradurla sotto forma di racconto visivo. Si crea una sorta di “conversazione” fra la sua mente e la sua mano che si concretizza nel tracciare linee, cancellare linee e ridefinire linee di senso compiuto. “In questa fase lo strumento è indifferente ma una volta realizzata la bozza preliminare, passo al disegno digitale che allontana il timore dell’errore e mi permette di procedere più liberamente. L’illustrazione così ottenuta è più precisa e regolare, ma spesso non resisto all’impulso di “sporcarla” con delle texture, per cercare un’imperfezione in grado di umanizzare il risultato.”
Il rapporto di Silvia con il colore è istintivo e naturale, forse proprio per questo il momento della scelta cromatica è quello che più la diverte. Non ha una palette prestabilita ed immutabile, ma cambia a seconda delle necessità e talvolta a seconda dell’umore.
“Il colore è sinestesia e ogni accostamento cromatico dà origine a sensazioni e messaggi differenti. Mi piace esplorare combinazioni diverse limitando tuttavia il numero di tinte usate, più per un mio schema mentale che per una reale necessità.”
Contatti: @silvia.gali
